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Search Marketing Connect: presenti anche quest’anno!

Nel week-end precedente il Natale abbiamo partecipato al Search Marketing Connect 2016, undicesima edizione dell’evento storicamente conosciuto come Convegno GT, tenutosi a Rimini: un appuntamento imperdibile per chi lavora in questo mondo, costituito da due giorni davvero intensi di formazione, che ci hanno permesso di restare aggiornati sulle ultimissime novità del Web e del Digital Marketing, dandoci l’opportunità di valutare in modo ancor più attento i trend di settore che si prospettano in questo 2017.

Search Marketing Connect 2016

Come si poteva immaginare, il mobile e tutte le sue declinazioni, sono stati un argomento centrale in molte presentazioni. Le statistiche affermano che nel 2016 il traffico mobile in Italia è stato sempre oltre il 60% dell’intera torta, con una punta del 75% nel mese di agosto, dove la maggior parte delle persone erano in ferie, e quindi ancor più portate all’utilizzo dello smartphone.

Traffico mobile Search Marketing Connect 2016

Google è nettamente il primo motore di ricerca (95% della quota di mercato), così come Facebook è il suo corrispettivo per quanto riguarda il dominio nel mondo dei Social Network.

Google motori di ricerca Search Marketing Connect 2016

Un altro argomento di cui si è trattato, parzialmente al mondo mobile, è stata la vocal search, di cui sentiremo sempre più parlare in futuro: nello speech sono stati analizzati il modello di Amazon contro quello di Google. Inoltre, la domanda più spontanea che si è posta sull’argomento è stata: cosa cambia per la SEO e come dobbiamo comportarci? Al momento la search per Google è ancora prettamente visuale e le pagine dei risultati così come le conosciamo ci faranno compagnia ancora per lungo tempo, ma sicuramente dobbiamo iniziare a tenere in considerazione che il tipo di interrogazione posta al motore di ricerca sta cambiando, orientandosi sempre più ad una forma colloquiale.

Vocal Search al Search Marketing Connect 2016

C’è stato anche un interessantissimo incontro con Fili Wiese, ex membro del Google Search Quality Team. In una sessione di domande, sono emersi alcuni spunti che ci danno un’idea su come Google calcoli i fattori di ranking: la link building non è affatto morta, anzi! Semplicemente è cambiata: i link ora devono essere spontanei e sempre più di qualità. Proprio per questo un altro argomento toccato da Fili è stato relativo al content: i testi sono sempre più importanti, anche in ottica di una User Experience sempre più preponderante come fattore di posizionamento.

Fili Wiese al Search Marketing Connect 2016

Anche in altre relazioni link building e content marketing sono risultate strettamente legate, proprio perché un contenuto di buona qualità avrà sicuramente maggiori possibilità di ottenere un link spontaneo e quindi davvero appetibili per un migliore posizionamento sui motori di ricerca. In particolare, si è parlato di come convincere i webmaster a linkare ai propri articoli, tramite la tecnica della broken link building.

Broken Link Building

Pure la User Experience è stata spesso argomento di discussione: occorre testare le modifiche fatte su un sito, per trovare la versione più performante, senza mai fermarsi al primo risultato, cercando di migliorarlo continuamente.

User Experience

Infine, un trend un po’ più tecnico, ma sicuramente da non sottovalutare, riguarda il crawling budget, ovvero il tempo che lo spider di Google spende per navigare il nostro sito e quindi posizionarlo. Ottimizzare questo tempo è importante, specialmente nei grandi siti, per non far sprecare tempo al motore su pagine che non modifichiamo mai, facendolo invece andare su quelle che hanno bisogno spesso di aggiornamenti in SERP. Inoltre, è stato ricordato che le URL brevi vengono chieste dallo spider prima rispetto a quelle lunghe e che siti con un’alta frequenza di pubblicazione e numerosi contenuti beneficiano di una profondità di scansione maggiore, venendo così visitati più spesso dai crawler e potendo probabilmente ottenere un PageRank migliore.

Search Marketing Connect 2016

Questi sono solo alcuni dei numerosissimi argomenti che sono stati affrontati in questa edizione. Ad esempio, si è parlato anche molto di Pay Per Click, AdWords e Google Analytics.
Nella due giorni romagnola c’è stato spazio per speech molto tecnici o altri decisamente orientati più sulla pratica, passando anche per un’introduzione decisamente giocosa, con il famoso mentalista Francesco Tesei.
Complessivamente, sono state due giornate davvero ricche di informazioni ed appuntamenti, che hanno permesso anche quest’anno di mantenerci al cento per cento al corrente su quello che accade nel nostro ambiente, fornendoci anche qualche idea per poter migliorare ulteriormente!