A partire da fine febbraio, Google Adwords ha aumentato la propria presenza nelle pagine di ricerca (SERP): adesso compaiono 4 annunci (invece che 3) in alto, mentre sono scomparsi gli annunci sulla parte laterale destra della pagina di ricerca.
Questa innovazione, peraltro sorprendente, non cambia solo il design delle SERP, ma involve anche importanti sviluppi pratici, che coinvolgono sia la SEO che le pubblicità Google Adwords.
Facciamo, però, alcune precisazioni, intuendo anche così quali sono stati i motivi che hanno indotto Google a questa modifica:
1) Le statistiche affermano che il 74% degli utenti non riesce a riconoscere la differenza tra risultati a pagamento e risultati organici
2) Fino all’introduzione di questa modifica, abbiamo avuto delle pagine di ricerca di Google molto diverse tra risultati Mobile e Desktop
3) Le pubblicità posizionate nella parte destra portavano solo una percentuale esigua del traffico a pagamento
Abbiamo seguito ed analizzato le statistiche di WordStream e Merkle, che ci hanno dimostrato tutto quello che ha comportato nella pratica questa modifica:
1) Il traffico organico ai siti non è sceso, ma è rimasto pressoché stabile
2) E’ aumentato il CTR (ovvero la % di click sul numero di visualizzazioni) per le pubblicità in quarta posizione, perché più simili ai risultati SEO e quindi guardate con meno diffidenza dagli utenti. Questo slot da solo sta raccogliendo molti più clic di quanto facessero tutti gli annunci laterali messi insieme, con un costo per clic solo leggermente superiore
3) La colonna di destra adesso è riservata esclusivamente alle Knowledge Graph di Google e a Google Shopping. Questo ha fatto sì che il CTR delle campagne Google Shopping sia salito vertiginosamente
4) Sono migliorati i CTR degli annunci a fondo pagina
5) Si sono sostanzialmente unificate le SERP desktop e mobile
Pertanto, quello che ad una prima occhiata poteva sembrare un brutto colpo per la SEO, viene smentito con i risultati di questo primo mese.
Infatti, la perdita di una posizione organica in favore di una a pagamento, non toglie poi così molto alle ricerche gratuite, aumentando di contro sensibilmente il CTR sugli annunci e le loro performance. Ovviamente anche Google stessa ci guadagna, con un bell’incremento dei suoi ricavi!
Cambiando invece completamente argomento, Instagram ha annunciato sul suo blog un sostanzioso cambiamento che modificherà in modo significativo l’esperienza di utilizzo del servizio. Nei prossimi mesi, infatti, non vedremo più i contenuti in ordine cronologico inverso, ma, così come accade già su Facebook, sarà un algoritmo a stabilire l’ordine di apparizione di foto e video sulla base dei nostri comportamenti passati.
Instagram si adegua così a quello che già i colossi come Facebook e Twitter stanno facendo: ovvero, non mostrare più le cose solo in ordine cronologico, ma in base a quello che il sistema reputi più interessante per noi!
Questo nuovo algoritmo privilegerà i post provenienti dalle persone con le quali abbiamo interagito di più, i contenuti che apprezziamo maggiormente, ma anche quelli più “live”. Per fare un esempio, nel caso di un evento in tempo reale, d’intrattenimento o di cronaca, è probabile che verranno messe in risalto foto e video di chi sta documentando la cosa sul luogo. Un’opportunità davvero da non sottovalutare, soprattutto per le testate giornalistiche.
In ogni caso, l’ordine in cui vedremo le cose sarà diverso, ma tutti i contenuti prodotti rimarranno comunque visibili scorrendo il news feed.